La Cina taglia di nuovo i coefficienti di riserva delle banche, liberando $115 miliardi per stimolare l’economia
2020-01-07

La Banca Centrale cinese ha recentemente confermato di aver tagliato l’ammontare di denaro che tutte le banche devono tenere come riserve, rilasciando circa 800 miliardi di yuan ($114.91 miliardi) in fondi per sostenere un’economia in fase di rallentamento. La People’s Bank of China (PBOC) ha affermato sul proprio sito che, a partire dal 6 gennaio, taglierà di 50 punti percentuali i “reserve requirement ratio” (RRR) delle banche.

Dall’inizio del 2018, data la crescita economica che ha registrato il ritmo piu basso degli ultimi 30 anni, la PBOC ha tagliato l’RRR 8 volte, allo scopo di liberare maggiori fondi per i prestiti delle banche,

Molti investitori si aspettavano che Pechino annunciasse presto maggiori misure di sostegno. Nonostante dati recenti abbiano mostrato segni di miglioramento, e considerando che Pechino e Washington hanno trovato un accordo per ridimensionare la loro lunga guerra commerciale, gli analisti non sono ancora sicuri che cio’ si dimostri sostenibile e che la crescita economica possa continuare.

Il taglio dell’RRR aiuterà ad aumentare la confidenza degli investitori e a sostenere l’economia, che si sta gradualmente stabilizzando. Allo stesso tempo, potrebbe essere all’orizzonte un altro taglio del nuovo tasso di prestito privilegiato.

In un discorso tenuto nel tardo Dicembre scorso, il premier Li Keqiang ha alzato le aspettative di un taglio imminente dell’RRR, dichiarando che le autorità stanno considerando maggiori misure che riducano i costi finanziari per le aziende piu piccole, incluse riduzioni del RRR sia generalizzate che specifiche, finalizzate ad aiutare le parti piu’ vulnerabili dell’economia.

Liberare maggiore liquidita’ oggi ridurrebbe anche i rischi di una crisi finanziaria prima delle vacanze del nuovo anno lunare, quando la domanda di liquidita’ aumenta a dismisura. Default del debito record e problemi in alcune banche piu’ piccole hanno gia’ aumentato le tensioni che si riversano sul sistema finanziario cinese. La PBOC ha affermato di aspettarsi che la liquidita’ totale del sistema bancario rimanga stabile prima del nuovo anno lunare.

Degli ultimi fondi emessi, le piccole e medie banche riceveranno circa 120 miliardi di yuan, afferma la banca centrale, sottolineando che questi fondi dovrebbero essere utilizzati per finanziare piccoli business locali. La PBOC ha affermato che le soglie di riserva piu’ basse ridurranno i costi annuali di finanziamento delle banche di 15 miliardi di yuan, il che potrebbe ridurre le pressioni sui margini di profitto create dalle recenti riforme riguardanti i tassi d’interesse. La scorsa settimana, la PBOC ha anche sottolineato che i prestiti esistenti a tasso variabile saranno sostituiti dal nuovo tasso benchmark in vigore dal 1º gennaio, come parte di uno sforzo piu’ ampio finalizzato a ridurre i costi di finanziamento.

Gli analisti di Nomura avevano previsto che, a livello sistemico, la PBOC avrebbe tagliato prima delle vacanze l’RRR di 50 punti base, insieme ad una riduzione aggiuntiva per alcune banche piu’ piccole. Gli analisti affermano anche che l’accordo commerciale fase uno tra USA e Cina, la cui firma e’ prevista questo mese, ridurra’ solo in parte la pressione sull’economia cinese, su cui hanno anche pesato la debole domanda domestica e globale, il rallentamento degli investimenti e l’indebolimento della fiducia nelle imprese.

Per il 2020, la Cina pianifica di fissare un obiettivo di crescita economica piu’ basso, attorno al 6%, facendo affidamento sull’aumentata spesa statale a livello di infrastrutture, per scongiurare un rallentamento ancora piu’ accentuato. La crescita si e’ ridotta dal 6,8% nel 2017 al 6% nel terzo quarto del 2019, la piu’ bassa dai primi anni 90’.